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Immagine del redattoreStudio CASSIEL

Il Trust Autodichiarato

 

Il Trust autodichiarato è la modalità più semplice per la costituzione di un Trust, con questa forma infatti, i beni non sono trasferiti ad una terza persona, per esempio una figura fiduciaria con relativi costi, ma bensì il proprietario disponente si limita ad imporre ai beni un vincolo di destinazione, continuando pertanto a gestirli in prima persona secondo le regole stabilite nell’atto istitutivo dello stesso.
Ad esempio, un padre di famiglia proprietario di un nucleo abitativo, può veicolare quest'ultimo all'interno di un Trust nominandosi "gestore" a vantaggio dei propri eredi. Con questo passaggio di titolarità, potenziali future aggressioni al patrimonio non avranno effetto alcuno sul bene poiché destinato ad uno specifico scopo cui deve essere preservato.

VANTAGGI e LIMITI

Il principale vantaggio di questo potente strumento, sarà anzitutto quello di poter gestire in serenità assoluta i propri beni, potendo godere della protezione patrimoniale giuridica assicurata dal Trust, ma anche potendo usufruire di importanti sconti in termini di tassazione per immobili e terreni che dovessero confluire ad esso. È bene precisare che tali beni dovranno essere gestiti conformemente a quanto previsto nell’atto istitutivo, va inoltre precisato che il proprietario gestore dovrà redigere eventuali aggiornamenti sul "libro degli eventi", dispositivo informativo giuridico legato al Trust stesso.

Per evitare contestazioni atte ad un’assenza di validità sullo scopo del Trust, sarà opportuna la nomina di un guardiano di fiducia (protector), esso assumerà un potere di controllo al fine di assicurare una corretta gestione del Trust e il rispetto delle sue finalità.

GIURISPRUDENZA e TRUST AUTODICHIARATO

Il principio di regolarità giuridica di un Trust autodichiarato è molto chiaro, basti infatti consultare la sentenza della Cassazione 21614/2016. Grazie ad essa infatti è stata giudicata positivamente proprio la fattispecie del Trust autodichiarato, sancendo definitivamente la sua legittimità, fissando nuovi principi attraverso una revisione dei precedenti orientamenti giurisprudenziali e confermandone inoltre una neutra fiscalità in numerose applicazioni.

Altra importante conferma proviene dell’amministrazione fiscale con CM n.34/2022, tale sentenza infatti afferma che al Trust autodichiarato, dalla stessa riconosciuto, non vanno applicate imposte proporzionali ma solamente previste in misura fissa.

Infine con ordinanza n.8147/2022, la Cassazione si è espressa nuovamente in materia di tassazione, ribadendo i principi di cui sopra riportati.

In sintesi grazie ad un Trust autodichiarato, il disponente (titolare del bene) potrà:
  • prevenire la gestione futura del patrimonio dopo la propria dipartita

  • stabilire con largo anticipo i soggetti che gestiranno il patrimonio

  • tutelare i beni da future aggressioni

  • semplificare il passaggio generazionale del patrimonio con un notevole risparmio fiscale

  • avvalersi di uno strumento flessibile e giuridicamente riconosciuto


ESEMPI di TRUST AUTODICHIARATO


1. Trust Successorio Autodichiarato
Quale alternativa più semplice e flessibile rispetto ad un tradizionale testamento, un Trust successorio consente di pianificare al meglio il passaggio generazionale della ricchezza e della gestione dei beni sia su sfera privata che aziendale. Con esso si giova di una maggior tutela su particolari esigenze, quali ad esempio la redditività d'impresa o la protezione dei soggetti più fragili, mantenendo tuttavia i naturali poteri di gestione sul patrimonio con la possibilità di affidare progressivamente la gestione agli altri soggetti secondo i propri progetti futuri.

2. Trust Familiare autodichiarato
Il Family Trust è in assoluto la scelta più diffusa per la protezione e la prevenzione successoria del proprio patrimonio, ma per sua natura ha la possibilità giuridica di essere applicato anche nelle situazioni familiari più articolate.
Nella vita vi possono essere scelte familiari che preferiscono mettere in "pausa" il patrimonio rispetto ad una naturale successione a favore degli eredi, questo come forma di tutela per gli stessi beneficiari. Vedasi ad esempio il bisogno di non trasferire nell'immediatezza tali ricchezze nel caso di momentanee "dipendenze", che grazie ad una maggior liquidità patrimoniale, potrebbero aggravare la situazione dello stesso beneficiario. In altri casi vi può essere invece il bisogno di non beneficiare direttamente un figlio del patrimonio familiare, poiché affetto da ludopatia o da prodigalità, ma di creare attorno ad esso una rete di protezione e assistenza futura che possa gestire con diligenza il patrimonio al suo posto.

3. Trust a Protezione di Soggetti Disabili
Il Trust autodichiarato può essere un ottimo strumento di pianificazione futura anche a tutela di soggetti meno fortunati portatori di gravi disabilità, per questi infatti, grazie alla legge sul "Dopo di Noi", il Trust può essere applicato anche con notevoli agevolazioni fiscali.
Il genitore del disabile, può così di fatto continuare a gestire i beni con diligenza nell’interesse del figlio, ma con la possibilità di proiettare tale gestione anche nell'avvenire, potendo così garantire una totale protezione del patrimonio e un'ottimale continuità a favore del beneficiario.

4. Trust Liquidatorio Autodichiarato
Un Trust può essere anche utilizzato come semplice strumento di liquidazione per un immobile al fine di utilizzarne il ricavato per saldare eventuali debiti del disponente e attribuendo infine ad esso l'eventuale residuo. Costituisce un’ottima soluzione sia per il debitore che per i creditori, in tal modo infatti, è possibile liquidare il bene al prezzo di mercato senza ulteriori perdite di valore gravanti in caso di vendita all'asta.

5. Trust di Scopo
Può essere infine costituito un trust autodichiarato dedicato a scopi benefici. Ad esempio, per mettere a disposizione della collettività una vasta collezione di oggetti o semplicemente per la gestione di situazioni no profit caritatevoli, questo, in alternativa alla costituzione di una fondazione, ente eccessivamente oneroso e sottoposto ad una pressante burocrazia gestionale. Come si evince da quanto qui approfondito, il Trust autodichiarato è senza alcun ombra di dubbio uno strumento che crea un perfetto connubio tra protezione, semplificazione e fruibilità, tutto questo donando a chi ne può giovare un senso di serenità giuridica unico nel suo genere.

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